Google Glass: Stefano Pesce di Wired svela il segreto!

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Il progetto futuristico Google Glass varato qualche anno fa dal colosso americano di Mountain View è ormai diventato realtà. Si tratta di una vera e propria rivoluzione tecnologica che secondo gli esperti potrebbe cambiare in maniera significativa alcuni aspetti della vita quotidiana. I Google Glass non sono altro che degli iper-tecnologici occhiali a realtà aumentata, in grado di consentire a chi li indossa di avere informazioni in tempo reale grazie ad una connessione web. Dunque, essi permettono, ad esempio, di consultare la propria posta elettronica, visitare i siti web delle testate giornalistiche per conoscere tutte le notizie dell’ultima ora, magari ottenere delucidazioni sul percorso da seguire per raggiungere una determinata meta per mezzo di una apposita applicazione Google Maps e tanto altro ancora. Il lancio sul mercato è molto vicino (si parla dei primi mesi del 2014) mentre per il progetto delle lenti a contatto elettroniche portato avanti in parallelo, anche se partito con qualche mese di ritardo, al momento non è stata ancora prevista una data di inserimento sul mercato.

Certamente siamo difronte ad una possibile svolta epocale con l’introduzione dei Google Glass e delle innovative lenti a contatto elettroniche, entrambi a realtà aumentata. Queste speciali lenti a contatto esteticamente sono del tutto identiche alle lenti a contatto che tutti noi conosciamo, e che oggigiorno sono anche facilmente reperibili in siti specializzati nella vendita di lenti a contatto online, come ad esempio questo. L’innovazione è talmente eccezionale da riportare alla mente i tantissimi film di fantascienza nei quali si ipotizzavano strumenti come questi per eseguire una gran quantità di operazioni. Certamente il range di operazioni eseguibili per mezzo dei Google Glass non è ancora molto ampio ma sicuramente appare sensazionale il comando vocale per mezzo del quale possono essere attivate per effettuare alcune ricerche, scattare delle foto oppure girare un video eventualmente da condividere in tempo reali sui principali social network.

Se il pubblico dovrà attendere ancora qualche mese per poter fruire di questo gioiellino, Google ha dato la possibilità ad alcuni fortunati giornalisti di riviste del settore di testare in anteprima i Google Glass. Tra i fortunati c’è l’italianissimo Marco Pesce che, per conto di Wired, ha provato in prima persona in una intensa ed affascinante giornata trascorsa a New York le potenzialità degli occhiali a realtà aumentata di Google. Pesce ha raccontato in un interessantissimo post tutte le impressioni che ha avuto nell’utilizzarlo. L’inviato di Wired ha evidenziato che i Google Glass sono molto meno invasivi di quanto si potesse pensare, e ha notato come la posizione migliore per indossarli sia quella di metterli grosso modo all’altezza delle sopracciglia, in maniera tale che si debba alzare lo sguardo per utilizzare il dispositivo.

Pesce rimarca come in stand by propongano in sovra-impressione l’orario e la possibilità per mezzo dell’utilizzo delle dita della mano destra sulla parte laterale della montatura, di fruire di alcune funzioni pre-installate come il livescore per i risultati di eventi sportivi, le ultime news, il meteo ed altro. Pesce ha parlato inoltre della capacità del dispositivo di registrare video per un tempo massimo di 10 secondi, della memoria di 32 GB, e di come la batteria duri una giornata. Per accendere il dispositivo basta dire ad alta voce ‘Ok Glass’ mentre per poter utilizzare al massimo le sue potenzialità è necessario fruire di un collegamento ad internet, possibilmente Wi-Fi.

 

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